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Nel Condono Fiscale IMU, TARI e TASI: tutto sulla sanatoria

lentepubblica.it • 24 Ottobre 2018

condono-fiscale-imu-tari-tasiIl Decreto Fiscale presentato dal Governo M5S – Lega, è in Gazzetta Ufficiale. Tra le misure il condono fiscale, con IMU, TARI e TASI incluse.


Confermato come provvedimento rientrante nella nuova Legge di Bilancio 2019 il condono delle cartelle esattoriali fino a mille euro per il mancato pagamento delle imposte locali sugli immobili, da Imu e Tasi a Tari sui rifiuti. Come funzionerà?

 

Il condono

 

Per la verifica della soglia massima, che come abbiamo detto è di mille euro, dovranno essere computati non soltanto gli importi iscritti a ruolo (tasse, contributi, multe stradali), ma anche gli interessi per ritardata iscrizione e le sanzioni. Essenziale tuttavia che le partite debitorie siano state poste in riscossione tra il 1° gennaio 2001 e il 31 dicembre 2010.

 

Il contribuente che vuol, sin d’ora, accertarsi se rientra o meno nel perimetro del condono deve recuperare le vecchie cartelle di pagamento che gli sono state notificate, a prescindere se spedite da Equitalia, Agenzia Entrate Riscossione o dall’esattore locale. Sfogliando le buste, troverà quella contenente l’elenco delle causali e degli importi dovuti.

 

IMU, TASI e TARI incluse

 

I debiti in questione riguardano anche le imposte sulla casa, come l’Imu e la Tasi. Quel che è importante è che le cartelle risultino in riscossione, come già detto, dal 1° gennaio 2001 al 31 dicembre 2010 e che siano di importo fino a 1.000 euro. Ma il condono tombale di tutti i debiti fino a 1.000 euro accumulati tra il 2000 e il 2010 non si ferma a Imu e Tasi, interessa anche la tassa sui rifiuti. Anche in questo caso, le cartelle devono risultare in riscossione con stessi tempi e stessi importi per IMU e TASI.

 

Questa soglia di fatto riguarda non solo le cifre iscritte a ruolo come ad esempio le imposte, i contributi o le multe, ma anche gli interessi che derivano per il ritardo sui pagamenti.

 

Il condono di tutti i debiti fino a mille euro accumulati tra il 2000 e il 2010 scatterà in automatico al 31 dicembre senza bisogno di alcuna presentazione di domanda o richiesta da parte del contribuente, perché sarà lo stesso Esattore a cancellare letteralmente tutte le cartelle esattoriali fino a mille euro.

 

 

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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